top of page

...s o m e t h i n g    a b o u t    u s....

Questo collettivo di musicisti inizia a riunirsi regolarmente da ormai tre anni nei pub livornesi prima e fiorentini poi, rincorrendo l'essenza di una tradizione lontana geograficamente ma vicina tanto da essere quotidiano, senza mezze misure, strumenti in mano per buttarsi velocemente alle spalle i chilometri fatti per incontrarsi, dato che la notte è sempre troppo breve.​

​

Per strade differenti ognuno è arrivato all’altro, ciascuno con il proprio bagaglio di esperienze e tunes da scambiare e da arricchire, un viaggio iniziato e ancora non finito che passa numerose volte dall’Irlanda.


Violini, flauti, arpe, cornamusa, concertina, chitarra e bodhran, un ensamble che rappresenta la maggior parte degli strumenti musicali della tradizione irlandese, che ha fatto dello spirito della session il proprio punto di partenza e di arrivo.
​

Un po' più complicato trovare il nome...ma ecco la storia giusta, raccontata dal violinista irlandese Tommy Potts.

​
The Hidden Note, la nota nascosta: è quella che si cela dentro ogni pezzo.


Era stata lì tutto il tempo aspettando di essere scoperta, ogni volta è differente, eppure è proprio quella che da’ sapore e colore, quella che non fa stancarsi di un brano, quella che una volta scovata fa intuire che ce n’è un’altra da trovare…E il gioco ricomincia, e si ricomincia a suonare.

​T H E     H I D D E N    N O T E    i r i s h   m u s i c

bottom of page